L'arresto della moglie di Mastella - e di alcune altre persone, in un caso di concussione in cui sono inquisite 30 persone, ha riproposto in modo prepotente il problema dei rapporti tra politici e giudici, o meglio tra il potere legislativo e quello giudiziario. La solidarietà incondizionata espressa a Mastella da quasi tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento (con l'eccezione dell'IdV e dei Comunisti Italiani) suppone un complotto dei giudici ai limiti del colpo di stato. E' così, o i politici difendono uno spazio in cui agiscono liberamente contro la legge?
E' un tema critico, su cui mi piacerebbe avviare un confronto tra noi.
Allego come provocazione e contributo alla discussione una lettera aperta di Travaglio a Beppe Grillo.
Gigi
Sito PD
Il blog del PD di San Donato non verrà più aggiornato.
Il circolo di San Donato ha infatti creato un sito, strumento che più del blog è in grado di permettere a tutti di partecipare alla costruzione del Partito democratico a San Donato.
Ringraziamo tutti coloro che in questi mesi sono intervenuti, vivacizzando questo luogo virtuale e rendendolo un punto di riferimento importante nella vita politica sandonatese.
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3 commenti:
Il PD in questa occasione (e purtroppo non è l'unica recentemente...) mi ha abbastanza deluso, soprattutto nella persona di franceschini. Avrei preferito una maggior cautela e soprattutto un maggior rispetto della magistratura invece che uno schieramento incondizionato dalla parte di mastella.
E' con episodi come questo che si allontanano i cittadini dalla politica e si rafforza in loro l'idea della casta, rappresentata alla perfezione da mastella e dal suo partito.
E' vero che in questi casi è sempre bene essere prudenti nel dare giudizi, si rischia di essere smentiti a distanza dalle sentenze, ma è altrettanto vero che il concetto di ETICA della politica si è smarrito da tempo. Solo da noi succede che politici nelle diverse funzioni (parlamentari, presidenti di regione ecc. ecc. ) restino al loro posto indifferenti alle sentenze emesse.
Da noi è passato il concetto che tutto è possibile e quindi non passa nemmeno per la testa che per "il politico" esistono dei principi etici.
A volte anche noi, intendo noi PD, smarriamo la retta via. . .
Aggiungo le mie considerazioni con ritardo (scusate).
Anch'io non condivido alcune scelte che sono state fatte.
Un ministro (della Giustizia, poi!) inquisito si deve dimettere (anche se è convinto di essere innocente). Questo dovrebbe essere un caposaldo. Quindi, dargli solidarietà - se lo si riteneva ingiustamente inquisito - sì, chiedergli di non dare le dimissioni no.
Temo che si sia pagato uno scotto aò doveroso tentativo di tenere in piedi il governo. Ma si è data una brutta immagine e non si è nemmeno riusciti a salvare il governo :-(
Devo dire che del governo Prodi questo è ciò che mi è dispiaciuto. Insieme con l'atto di nascita costituito da quella pletora di ministrie sottosegretari.
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