Sito PD

Il blog del PD di San Donato non verrà più aggiornato.

Il circolo di San Donato ha infatti creato un sito, strumento che più del blog è in grado di permettere a tutti di partecipare alla costruzione del Partito democratico a San Donato.


Ringraziamo tutti coloro che in questi mesi sono intervenuti, vivacizzando questo luogo virtuale e rendendolo un punto di riferimento importante nella vita politica sandonatese.

giovedì 22 novembre 2007

CIRCOLI e FORUM per COINVOLGERE i CITTADINI

Arrivano le novità organizzative, la discontinuità si fa sentire, nonostante le ancora molte resistenze.
Veltroni: "8000 circoli del Partito Democratico in tutta Italia, per portare il partito nei luoghi dove c'è la gente».«Ma al tempo stesso, il coinvolgimento sarà fatto con modi nuovi». I circoli del Pd avranno, infatti, caratteristiche e collocazioni diverse rispetto alle sedi tradizionali dei partiti e saranno utilizzati anche mezzi nuovi di coinvolgimento come internet e le nuove tecnologie.
e ancora «Dobbiamo lavorare per costruire il Partito democratico attraverso il coinvolgimento del popolo delle primarie e non solo» «dobbiamo mettere il Pd con i piedi per terra, dobbiamo implementare l'esperienza democratica delle primarie e raccogliere entusiasmo, attese e speranze.
e sui Forum: «dovranno essere molto aperti perchè abbiamo bisogno come il pane di ripensare l'Italia e i suoi problemi in modo approfondito valorizzandone talenti e risorse. In questo senso i partiti tradizionali si erano troppo rinsecchiti».
Coinvolgere la società - ha concluso - è un obiettivo del Pd».
Per ulteriori dettagli vedi qui

5 commenti:

Gianfranco ha detto...

Conforta vedere che a livello nazionale i messaggi di discontinuità con il passato arrivano forti e chiari. La strada è tracciata e indietro non si torna.

Preoccupa vedere come sul locale persista un modo vecchio di interpretare l'azione politica, ne è un esempio la email circolata in questi giorni dai nostri segretari dei disciolti DS e Margherita dove si assumono decisioni su "linee comuni" mai condivise.

Luca Zamberletti ha detto...

Margherita e DS non sono disciolti. Non lo sono formalmente almeno fino al 31/12 e non lo sono nella pratica. Se anche l'attività locale è fortemente ridotta per favorire la partecipazione alle iniziative PD, i livelli sovraccomunali sono attivi e propositivi (vedi giornata organizzata il 29/9 a Rocca Brivio e vedi gli incontri a tema come quello che si svolgerà il 3/12 a San Giuliano). Mi sembra una ricchezza di esperienza e capacità al servizio del PD, che è ben lontano dall'avere una organizzazione territoriale definita. Ho appena letto (su "Europa" e "l'Unità") che c'è discussione in commissione nazionale "statuto" sullo svolgere o meno il congresso nazionale PD entro il 2008.
Al di là delle forme, penso che, per qualche tempo, continuerò ad essere un punto di riferimento per diverse persone con cui ho condiviso un'esperienza di qualche anno e che vedo contare anche di più rispetto all'avere scelto un candidato o l'altro il 14/10. Che io lo voglia o meno. Ne ho avuto prova ancora ieri: se accade qualche cosa in città iscriti e non iscritti mi contattano per chiedere chiarimenti e proporre idee.
I segretari DS e DL non saranno forse in questo momento i rappresentanti di tutti i loro iscritti, ma continuamo ad essere punti di riferimento per tante persone talvolta un po' disorientate.
Forum e Circoli sono le novità del 2001, quando abbiamo fondato "La Margherita - DL". I circoli possono forse essere utili in una situazione nascente ma hanno dato luogo a diverse difficoltà nel tempo (identificazione di circolo più forte rispetto alla realtà cittadina, conflittuaità tra circoli, circoli rappresentativi di una sola persona...). Vedremo come saranno meglio definiti. In ogni caso non risolvono il problema della rappresentanza locale e della relazione con chi ha incarichi elettivi nella P.A.).
Per questo è necessario darsi una organizzazione provvisoria, in cui nessuno ponga veti motivati da precedenti appartenenze politiche o ruoli amministrativi.

pierfranco ha detto...

Che può dire uno come me che è stato in questi anni "fuori" rispetto alla vita dei partiti e che vede con interesse la nascita del PD, e che si propone di partecipare alla sua costruzione?
Guardo con interesse alle "discontinuità", alla proposta di costruire un partito diverso, a nuovi modelli di partecipazione alla vita del partito.
Ma sono stati i "vecchi" DS e Margherita a dar avvio a questo processo, quindi non mi scandalizzo affatto se assumono iniziative per la costruzione del PD, anzi è importante il loro ruolo perchè questo nuovo partito abbia in sè l'esperienza, la passione, le speranze, la creatività delle donne e degli uomini che costituivano quei partiti. Guai se così non fosse.

Non so dire quanto qui a San Donato persista un modo "vecchio": vi ho già detto che sono un sandonatese recente, non conosco nè le abitudini nè le persone.
Sicuramente questo "blog" è già qualcosa di nuovo.

A presto

Pierfranco Ravotto

attilio t ha detto...

Io credo che, a questo livello di avanzamento del processo di costituzione del partito, fare riferimento alla sopravvivenza formale di DS e DL sia una cosa, pur se legittima da parte di chi si sente ancora investito di una qualche responsabilità, superata dagli eventi e contraria all'evidenza dei fatti. Ne è la prova il fatto che in questi ultimi mesi e settimane è nato, intorno al progetto di Partito Democratico, un tale fiorire di rapporti umani, comunanza politica ed amicizia tra persone di origine ed estrazione così diversa, che pensare ancora oggi di poter identificare il posizionamento di ciascuno in base al vecchio partito di appartenenza è un'operazione superata ed impolitica. Ex-iscritti (o iscritti <"almeno" fino al 31/12> come dice un po' sibillino Luca) ad entrambi i partiti sono ormai inseriti, insieme a chi nei partiti non militava, in un processo inarrestabile e non più spiegabile dalle semplici precedenti appartenenze. Rappresentare quindi il punto di riferimento di gruppi di persone è un fatto che assume una sua grande importanza in quanto tale, ma non più oggettivamente in relazione alle strutture dei precedenti partiti. Così come sarebbe del tutto impensabile che uno dei due partiti potesse oggi riunirsi e decidere qualsiasi cosa diversa o contraria rispetto al processo unitario del PD, allo stesso modo è secondo me da ritenersi del tutto superata la questione del diritto dei dirigenti dei partiti disciolti di rappresentare ancora formalmente qualcosa di più che sé stessi o, al massimo, i propri sostenitori. Sono quindi d'accordo con Luca che gli organi provvisori debbano insediarsi al più presto, ma investiti di rappresentatività ampia e condivisa e non legata ad investiture concesse d'ufficio.

Unknown ha detto...

Penso siamo oramai vicini al momento in cui più che altro saranno le idee a dover essere proposte e li ci si confronterà. Onestamente credo che l'appartenenze ai DS e alla Margherita sia stata una esperienza tutto sommato che ha arricchito chi l'ha fatta, ma anche insegnato che quando il partito e la sua struttura prende il sopravvento sulle idee e sul contatto con la gente, si creano le basi per l'insuccesso locale e nazionale. Idee e confronto dovranno essere il vero banco di prova: per cui chi vuole esserci lasci da parte i diritti acquisiti da vecchie militanze, si metta ai blocchi di partenza e corra per lanciare questo modo nuovo di far politica che tutti proclamano e che poi si limita a far fare qualche cosa agli altri e mai a se stessi!

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